giovedì 25 giugno 2009

appunti della relazione di annassim infanzia per il convegno "Espressione 2g voci - esperienze e creatività delle seconde generazioni

Cos'è annassim - infanzia



Annassiminfanzia è costituita dall’"allegra compagnia dei calzini bucati"
che è praticamente un macro-progetto socio/educativo - rivolto ai bambini e alle bambine italiane e straniere - costituito da una pedagogista e da operatrici volontarie– nonché mamme - dell’associazione Annassim. E’ un'iniziativa nata dall'esigenza di cercare parole più appropriate, creare situazioni più mirate per "fare" lavoro sociale ed educativo con le maestre, con le mamme e i papà italiani e stranieri( sostegno alla genitorialità) , con gli operatori e le operatrici delle istituzioni, per affrontare le tematiche dell'immigrazione tenendo conto del punto di vista dei bambini, così spesso scarsamente riconosciuto e compreso.

perché lo facciamo
lo facciamo perchè non ci arrendiamo, per i nostri figli/e nativi/e e migranti, perchè quando diverranno adulti sia per loro normale convivere nelle diversità anche culturali comprendendole come ricchezza e non come colpa o pericolo. Perchè è più semplice prevenire, che dover curare le ferite prodotte dall'ignoranza. perchè vogliamo essere noi , donne italiane e straniere per prime con la nostra azione condivisa, a rappresentare "una possibilità" per i nostri figli che le cose insieme si possono fare poiché ci riferiamo non ad una seconda generazione o terza ma ad una generazione unica che è in trasformazione. E poi perchè nessun'altro lo fa per noi così bene come lo facciamo noi.

Le finalità


Come finalità generale vogliamo fare sostegno alla genitorialità : individuando i bisogni educativi delle famiglie immigrate nell’ottica di un percorso di cambiamento che riguarda una nuova generazione unica e i luoghi educativi sono la scuola, la famiglia, i contesti informali.
Ma Citando Reffaele Mantegazza ( docente di pedagogia interculturale alla Università Bicocca di Milano) l’ “educazione interculturale” a cui ci riferiamo è quell’ educazione culturale che fa accedere i soggetti ai mondi delle culture, a partire dalle diverse appartenenze ( lavoro sulla memoria e sull’identità) religiose, etniche, di classe, di genere, che segnano in profondità la provenienza dei soggetti. Educare significa porsi in uno spazio che è tra le culture per permettere il confronto e il dialogo o il conflitto non violento.
ciò premesso

Quali pratiche educative?

Svolgiamo Lavoro di strada presso i giardini, interventi interculturali rivolti alle scuole e Produciamo spettacoli "di teatro dei burattini" presso il Centro interculturale "Zonarelli" del Comune di Bologna, che ospita l'Associazione Annassim fra le altre.



i progetti



( vedersi il blog) - parte in allestimento

lunedì 25 maggio 2009

LABORATORIO ALLE SCUOLE ELEMENTARI ROMAGNOLI




Per il progetto
“ Le Diversità Culturali nelle Scuole”
offerto dal Centro Interculturale “Zonarelli”
L’associazione culturale “Annassim “ – donne delle due sponde del Mediterraneo - settore Infanzia - propone alla classe 4° B delle scuole “Romagnoli”, per l’anno 2009

il Laboratorio

“ Dire, fare, spettacolare……i bambini si raccontano”


laboratorio di scrittura creativa

Si è basato su tre momenti: quello della consegna ( proposta/stimolo), quello dell’elaborazione individuale di una risposta scritta in modo libero, con la sospensione del giudizio didattico per quanto possibile ed infine il momento della condivisione di quanto scritto, agli altri compagni e compagne. Si è cercato di non correggere didatticamente gli scritti che sono stati riportati quasi fedelmente nonostante gli errori di sintassi poiché l’indicazione ( E. Bing) è quella di sospensione del giudizio per rendere l’espressione dei bambini il più libera possibile.

Durante i passaggi da un momento all’altro, gli alunni sono stati sostenuti nell’aspetto emotivo, per elaborarlo e dare un senso al discorso finale facendolo proprio. Ognuno dei momenti descritti ha comportato concentrazione, ascolto degli altri e poi di sé , proposta di sé e dei propri pensieri agli altri.
Si è scelta la tecnica della scrittura creativa come spazio di libera espressione e gioco per sperimentare limiti e possibilità di pensiero.
Abbiamo iniziato con piccoli giochi di scrittura ispirandoci ai “draghi locopei” di E. Zamponi tanto per “infrangere gli automatismi del linguaggio verbale” con qualcosa di veramente intimo come il proprio nome e dunque un acrostico dove ogni lettera del proprio nome è l’inizio di una parola bellissima che ci contraddistingue. Poi è stato proposto di presentare il proprio compagno o compagna di classe descrivendolo negli aspetti positivi.
I bambini hanno qui esplorato il concetto di amicizia e le possibilità che essa presenta.
Ancora si è parlato di sé attraverso l’esercizio ormai molto diffuso nei laboratori di scrittura “ mi piace, non mi piace” ( E. Bing : “ho nuotato fino alla riga”) come testo ad elenco.

Con altre proposte/stimolo ( “ se fossi…” ; “ Se potessi…”) è stata poi verificata la possibilità di gestire il potere di una fantasia e di una identità che spesso è influenzata dalla televisione e dai falsi miti che essa ci propina ( la bellezza delle veline, la forza fisica degli eroi dei cartoni, la Ferrari, tanti soldi…) ma che nello stesso tempo denuncia l’urgenza – da parte dei bambini che saranno futuri adulti - di dover cambiare il mondo in meglio appena possibile perché ci sono troppe situazioni di insicurezza e un habitat sempre più invivibile.

Con l’idea del viaggio in un posto nuovo, ai bambini è stato indicato di immaginarsi , per comprendere meglio, quando non si conosce la lingua n’è le usanze locali, cosa accade. In tal modo è stato possibile esprimere le paure e discutere poi di come è meglio affrontarle e come e se è possibile superarle.

Si è inoltre parlato della tristezza della separazione ma anche del piacere della scoperta di cose nuove e l’amicizia come sostegno durante i propri percorsi di vita.
Poi è stato chiesto agli alunni di descrivere un paese ideale dove costruire la propria vita fantastica e poi come realizzare parte (o tutte) delle proprie fantasie nella vita concreta.
Anche i questo caso si avverte in alcuni momenti, leggendo i brani, come ci sia l’influenza della cultura fuorviante che passa attraverso i mass media
( “barche lussuose”; “ comprare ogni tipo di scarpe firmate”….) e per difendersi dalla quale occorre davvero informare i bambini dei meccanismi che la governano e svelare i trucchi.

Infine, per ricongiungersi al tema iniziale dell’ospitalità, è stato chiesto loro di raccontare con quali modalità d’accoglienza si rapporterebbero ad un nuovo amico o amica che sono poi le modalità che si desidera ricevere se ci si trovasse nella stessa situazione.

Complessivamente è stato dunque esplorato il tema dell’ospitalità, del viaggio,del distacco e della propria identità. Su quest’ultimo punto si è voluto rafforzare il concetto con la costruzione di un burattino fatto utilizzando un calzino appartenente al bambino stesso e trasformato in personaggio. Personaggio che nella performance finale dedicata ai genitori racconterà di sé attraverso gli scritti creati.

In ultimo vorrei ricordare che è stato tentato un approccio con i genitori stranieri, proponendo una semplice intervista dove si potesse ragionare fra genitori e figli dei concetti sin qui proposti e che speriamo possano essere argomenti di confronto durante la performance finale.




Mariarosa Di Marco





domenica 5 aprile 2009

chiusura progetto:dire,fare,spettacolare - i bambini ci raccontano




Con lo spettacolo di ieri 4 aprile 2009 , abbiamo chiuso il progetto per il Quartiere S. Donato " Dire, fare, spettacolare..." che ci ha viste impegnate in alcuni step. Come è documentato in questo stesso blog, l'estate scorsa siamo state presenti ai giardini portando avanti laboratori di manualità e scrittura con i bambini presenti. abbiamo poi lavorato con un gruppo di adolescenti collaborando con "Le bellezze allo specchio" realizzando coloratissimi sfondi per il nostro teatrino e approfondendo gli spunti per la sceneggiatura dello spettacolo dando così vita ai "Sogni di Aisha". In realtà i nostri percorsi socioeducativi continuano fino a giugno 2009 con altre iniziative per i giovani stranieri di seconda generazione che pubblicizzeremo anche in questo blog.
Mariarosa, Cinzia, Silvia E Ida.

sabato 21 marzo 2009

Le Bellezze e i Calzini Bucati

vi invitano allo

Spettacolo di burattini “il sogno di Aisha” ed alla performance “ Aisha e il suo sogno”


Sabato 28 marzo 2009
ALLE ORE 16


presso il Centro Interculturale “M. Zonarelli”
via Sacco n°14

Sarà offerto tè arabo e torta Annassim

Per info
Ida 349.5861802
Cinzia 349.5167203

martedì 3 febbraio 2009

bellezze allo specchio e calzini bucati: due progetti in uno


L'Associazione Annassim, dopo aver sperimentato sul campo diversi interventi, ha individuato due priorità per il periodo 2008-2009 nell'area della progettazione dedicata alle seconde generazioni. In particolare si valutano centrali:
- Il lavoro con le ragazze della fascia 14-18, già avviato nell'anno precedente con il progetto Le Bellezze e lo Specchio, che ha visto la partecipazione di 28 adolescenti italiane e migranti nei Quartieri Navile e San Donato;
- Il lavoro rivolto ai bambini ed alle loro madri attraverso la realizzazione di spettacoli della Allegra Compagnia dei Calzini Bucati nei parchi del Quartiere San Donato ed in alcune scuole.
Si propone quindi una progettualità che possa coniugare questi due elementi in modo efficace.
Al fine di proporre un progetto che sia significativo per le ragazze, si propone di mantenere, come già sperimentato l’anno scorso un appuntamento settimanale pomeridiano, attraverso il quale costruire uno spazio relazionale riconosciuto dalle ragazze stesse.
I primi due mesi di attività saranno dedicati alla ricostituzione del gruppo delle ragazze, con l’apertura anche a nuove ragazze italiane e migranti del territorio a partecipare. In questa fase sarà centrale sia il lavoro relazionale sia il lavoro sulla danza e sul corpo, che si è rivelato particolarmente appassionante per le ragazze.
A partire da gennaio 2009 le ragazze potranno sperimentare, insieme all’equipe dell’Allegra Compagnia dei Calzini Bucati e seguite sempre dall’educatrice di riferimento, la costruzione di spettacoli con i burattini centrati sul tema dell’intercultura. In questo modo le ragazze potranno essere protagoniste di un prodotto complesso e impegnativo, come l’anno scorso è stato il Diario delle Ragazze.
Lo spettacolo dei Calzini Bucati sarà poi portato nelle scuole elementari, nelle biblioteche/ludoteche e nei parchi del Quartiere San Donato, mirando al coinvolgimento dei bambini e delle loro mamme proprio a partire dalle storie raccontate.
Silvia , Mariarosa, Cinzia e Ida

sabato 21 giugno 2008

LABORATORIO AI GIARDINI









da lunedì scorso per ogni lunedi e venerdi di giugno e la prima settimana di luglio 2008 , siamo presenti ai giardini Charlie Parker, angolo Via Vezza ( Q. S. Donato) col nostro laboratorio di scrittura e immagini per inventare storie di immigrazione a partire dai bambini immigrati e italiani e le loro madri. Le storie potranno essere vere o di fantasia. Alla fine verranno tradotte in scene e dialoghi e verrà montato uno spettacolo finale di burattini che verrà rappresentato presso lo stesso giardino, nelle biblioteche e nelle scuole.

L'iniziativa fa parte di un microprogetto finanziato dal Quartiere S. Donato e - molto gentilmente - dalla gelateria "Modà" dei giardini Charlie Parker.

I laboratori sono aperti a tutti i bambini e le bambine che vogliono partecipare. Ai partecipanti verrà garantita la consumazione di un gelato gratis.

martedì 27 maggio 2008

28 maggio : le culture in festa incontrano le scuole


Anche la prima elementare delle scuole "Bottego" ha attivamente partecipato all'iniziativa di cui avevamo fatto cenno nei mesi scorsi. Fra tante classi in festa, dove ciascuna ha rappresentato i risultati del proprio percorso: dai laboratori di tappeti, alla danza africana...anche noi dell'associazione Annassim eravamo presenti insieme ai bambini ed abbiamo apportato il nostro contributo. Una esperienza altamente positiva che ci auguriamo possa ripetersi anche il prossimo anno.