mercoledì 19 marzo 2008

Buona Pasqua a tutti/e

il mercatino di Rafhia - Ass- Sopra i ponti - Bo
manufatti artigianali dal Marocco





Buone Vacanze Pasquali - ovali - solidali




Filastrocca impertinente, chi sta zitto non dice niente; chi sta fermo non cammina; chi va lontano non s'avvicina; chi si siede non sta ritto; chi va storto non va dritto; e chi non parte, in verità, in nessun posto arriverà

Gianni Rodari - Filastrocca impertinente

in scena

"il principe serpente" (2006)
"la fortuna di Mustafà" ( 2007)

“ cammelli, pesci e topolini: mamma ti porto un po’ di sabbia” (2008)

la storia:

In viaggio con Karima e Omar da Pereperepesh a Bon –no-gnia passando per il deserto ed il mare

La storia rappresentata riguarda due fratelli: una bambina di cinque anni di nome Karima e un bimbo di sette anni di nome Omar.

I bambini sono nel loro paese natio, a casa dei nonni : nonna Jasmina e nonno Mustafà. Mentre i loro genitori sono in Italia a cercare fortuna. Un giorno arriva la notizia che i bambini possono andare in Italia dai loro genitori che nel frattempo hanno trovato casa e lavoro.
Iniziano così i preparativi per il viaggio. La nonna preparerà loro tanto pane da poterlo vendere al mercato di Pereperepesh mentre il nonno va a cercare dei cammelli per il viaggio nel deserto. Infatti i bambini dovranno affrontare da soli il lungo viaggio. Una volta attraversato il deserto, arriveranno al mercato di Pereperepesh dove capiteranno cose magiche e avventurose. Le avventure continueranno poi sulla nave che li porterà in Italia.

Finalmente arriveranno in Italia, al porto di Genova dove li aspettano i loro genitori. Grandi baci e abbracci, ora i bambini non sono più soli. Felici di essere di nuovo con i genitori si pone però un nuovo problema: dovranno andare in una nuova scuola italiana il giorno dopo. La storia racconterà dunque del loro primo giorno di scuola e di come i nuovi compagni e le nuove maestre li accoglieranno… paura del nuovo e del diverso ma anche accoglienza, ospitalità, e altri stati emotivi nuovi da affrontare. Staremo a vedere come fare e forse potremo dare loro qualche suggerimento……

Buon divertimento!


Le mamme ( sorelle, cugine, nonne, zie, amiche) native e migranti dell’Ass. Annassim

cos'è l'allegra compagnia dei calzini bucati e perchè esiste

L'allegra compagnia dei calzini bucati fa parte di un progetto - rivolto ai bambini e alle bambine italiane e straniere - costituito dalla pedagogista e dalle educatrici dell’associazione Annassim, che assieme alle mamme, elaborano tecniche di autoconoscenza e di autorappresentazione – utilizzando forme di animazione teatrale e di manualità creativa. e' un'iniziativa nata dall'esigenza di cercare parole più appropriate, situazioni più mirate per "fare" lavoro sociale ed educativo - con le maestre, con le mamme e i papà ( sostegno alla genitorialità) , con gli operatori e le operatrici delle istituzioni, ecc, per affrontare le tematiche dell'immigrazione tenendo conto del punto di vista dei bambini, così spesso scarsamente riconosciuto e compreso. le tematiche che stiamo affrontado piano piano trasformandole in scenggiature per l'infanzia, e che vorremmo affrontare per il futuro riguardano:

- L’atteggiamento educativo nella cultura araba e nella cultura italiana;
- La religione ( molti frequentano la scuola cranica oltre quella italiana);
- Il senso dell’accoglienza;
- dell’espressione/comunicazione verbale e non verbale ( abitudini ad usare più la parola o più i gesti)
- il cibo
- le abitudini e i significati sociali per le due diverse culture;
- i bisogni dei bambini arabi e dei bambini italiani : quelli diversi quelli universali
(quali prospettive o immaginario personale sul loro futuro)
- il rapporto genitori/scuola: quanto influisce sui bambini l’autorevolezza delle figure adulte tra famiglia e scuola


Si tratta di interventi rivolti alle scuole materne, del primo e secondo ciclo delle elementari. Ma il progetto è anche produzione di spettacoli "del teatro dei burattini" presso il Centro interculturale "Zonarelli" del Comune di Bologna, che ospita l'Associazione Annassim fra le altre. Produzione e promozione di spettacoli in qualsiasi luogo attinente e interessato.

progetto di animazione teatrale rivolta a bambini italiani e stranieri

Premessa

L’idea è quella di usare dei calzini per costruire i personaggi di miti, favole dei paesi stranieri e racconti costruiti ad hoc da noi tutte, mamme delle sponde del Mediterraneo e non solo. I calzini sono rigorosamente usati e hanno visto sotto di loro scorrere tanti sentieri, tante situazioni di storie vissute, dunque sono dei testimoni attendibili che tornati da lunghi e faticosi viaggi, arrivati sin qui dai loro paesi d’origine, si fermano e ci raccontano storie di ciò che hanno visto.

Fasi del progetto

1 - costruzione di una sceneggiatura basata su un racconto, una favola, un mito
( in alternativa, se la storia c’è già, si propongono delle letture riguardanti testimonianze dirette di bambini stranieri) ;
2 - laboratorio dove i calzini vengono modificati e trasformati in personaggi ;
3- riproposizione di cerimonie d’accoglienza tipicamente arabe quali “la cerimonia del thè” e di scambio di doni come “lo scambio del pane”;
3- lo spettacolo teatrale dove viene animata una storia;
4- elaborazione attraverso cartelloni e disegni.

I calzini ce la dicono lunga e parlano anche fra di loro, ci chiedono ora di rivestirli come principi e principesse, come bambini che cercano il padre partito per trovare un pò di fortuna, come madri e donne che sostengono la loro famiglia, come scolari e scolare di una scuola, che hanno affrontato un lungo viaggio … le possibilità sono tante.

Destinatari

Il percorso completo è rivolto principalmente a bambini della materna e delle elementari, in particolare la fascia d’età che va dai 4/5 ai 7/8 anni. Si possono osservare tutte le fasi del laboratorio o soltanto alcune a seconda del contesto. Quindi è possibile allestire i laboratori/spettacoli presso le scuole, presso le ludoteche, le biblioteche o presso il Centro Zonarelli.

Finalità

Si vuol porre il bambino/ la bambina di fronte a scenari immaginati riguardanti le problematiche di integrazione culturale e di genere , dal contesto scolastico a quello sociale, a quello domestico, dentro ai quali elaborare riflessioni insieme a loro, i bambini ed eventuali soluzioni . Un percorso di riflessione , che diventa poi di scambio fra culture diverse, proposto in un contesto sereno e divertente come quello della rappresentazione teatrale che però è anche spunto di elaborazione perché si tratta di storie dagli archetipi riconosciuti universalmente, dove ogni individuo può identificarsi e vivere – se pure in modo virtuale – situazioni che potrebbe ritrovare nella realtà quotidiana. Infatti le parole chiave sono “ il viaggio” ; “le paure”; “la ricostruzione della propria vita”; “l’amore per i propri cari”; “l’amicizia”; “i diritti fondamentali dell’uomo e dell’infanzia”, ”l’ospitalità e le sue regole universali”………

Materiale occorrente

Calzini usati – e puliti – dei bambini e bambine partecipanti, colla vinilica, ago e filo ( da far usare agli adulti se occorre) , pezzi di stoffa, bottoni, lana usati, pennarelli, occhi di plastica, stecchette di legno e cotone per il rivestimento interno.